Studio Nardelli
Studio Nardelli

Alimentazione

Sono quei disturbi caratterizzati dalla presenza di evidenti alterazioni del comportamento alimentare. Comprendono ANORESSIA NERVOSA e BULIMIA NERVOSA. Comune a entrambi i disturbi è la presenza di un’alterata percezione del peso e della propria immagine corporea.

 

ANORESSIA NERVOSA

La caratteristica è il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale. Sintomi:

  • Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l’età e la statura. Generalmente il peso è 15 – 12 kg meno rispetto a quello normale. Il dimagrimento è stato repentino e causato da una dieta.
  • Intensa paura di ingrassare, pur vivendo una condizione di sottopeso.
  • Distorsione riguardo a come il soggetto vive il peso e la forma del corpo (alterata percezione dello schema corporeo) che influiscono eccessivamente sull’autostima, o rifiuto di riconoscere l’attuale condizione di sottopeso.
  • Amenorrea cioè assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi.

Il vomito provocato e l’uso di lassativi, enteroclismi e diuretici sono presenti sia nell’anoressia nervosa che nella bulimia nervosa. Aspetto spesso presente: lavarsi fino a scorticarsi, fissazione di mandar via lo sporco. Predominano condotte ossessive legate al cibo (nascondimento, sminuzzamento). Domina l’eccessivo investimento sul cibo (il soggetto ne parla sempre). Spesso c’è tendenza a effettuare sforzi fisici, corse ed esercizi ginnici per espellere lo scarso cibo assunto. 2 sottotipi:

  1. con restrizioni: il soggetto si limita a ridurre rigidamente l’assunzione di cibo senza adottare condotte espulsive come vomito, purganti o diuretici, o senza praticare regolarmente le abbuffate.
  2. Con abbuffate/condotte di eliminazione: il soggetto, oltre a procedere nella drastica, sistematica, meticolosa riduzione del cibo, si dedica anche ad abbuffate seguite da condotte di eliminazione (vomito, clisteri, purganti, diuretici...)

Il livello di autostima e di valutazione di sè è influenzato dalla capacità di controllare il proprio peso e i fallimenti sono seguiti da autocritica e svalutazione. Essendo gli standard attesi molto elevati e il metro di giudizio tendente al perfezionismo, diventa molto facile che gli obiettivi non vengano raggiunti e si presentino tali condizioni negative. Con l'aumento della perdita di peso la concentrazione, la memoria e la capacità di giudizio critico diminuiscono, mentre si accentuano sempre più le emozioni negative, l'iperattività, l'irritabilità, l'asocialità e i disturbi del sonno. Nei casi in cui vi è una evoluzione cronica, o comunque una perdita di peso superiore al 25%, e/o complicazioni mediche è necessario il ricovero ospedaliero.

Manifestazioni associate: Quando sono molto sottopeso, molti individui possono presentare sintomi depressivi, come umore depresso, ritiro sociale, irritabilità, insonnia e diminuito interesse sessuale. Possono soddisfare i criteri per un episodio depressivo maggiore. Molti sintomi depressivi possono essere secondari alle carenze alimentari e alla perdita di peso. L’eventuale presenza di un disturbo dell’umore associato deve quindi essere valutata dopo il parziale o totale recupero del peso corporeo. Altre manifestazioni sono: disagio nel mangiare in pubblico, sentimenti di inadeguatezza, bisogno di tenere sotto controllo l’ambiente circostante, rigidità mentale, ridotta spontaneità nei rapporti interpersonali. La denutrizione può indurre numerose alterazioni nella maggior parte degli apparati ed organi. Gli squilibri indotti dalla pratica del vomito, dall’abuso di lassativi, diuretici e clisteri possono condurre a reperti di laboratorio anomali.

BULIMIA NERVOSA

È caratterizzata da ricorrenti episodi di “abbuffate” e da modalità inappropriate (CONDOTTE COMPENSATORIE) per smaltire e espellere quanto ingurgitato, al fine di evitare l’aumento di peso. Le abbuffate avvengono in un periodo definito di tempo, in cui il soggetto prova un impulso irrefrenabile e ingestibile a divorare cibo, mangia molto di + del normale. Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano almeno 2 volte alla settimana per un minimo di 3 mesi. L’autovalutazione della persona è fortemente condizionata dal peso e dalla forma del corpo (il soggetto può avere un peso normale). 2 sottotipi:

  • con condotte di eliminazione: il soggetto si autoprovoca il vomito e/o usa in maniera smodata lassativi, diuretici e altri farmaci.
  • Senza condotte di eliminazione: il soggetto alterna comportamenti come il digiuno e l’esercizio fisico esagerato senza praticare regolarmente le condotte espulsive.

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